Le sorgenti e la Madonna della Sanità

Or dopo gli ultimi straordinari benefici, Clero e popolo si decisero di gettare nuovi e più sicuri fondamenti di una Chiesetta sulle sorgenti del Sele. Quando il nuovo tempietto fu compiuto, quel pezzo di muro, dov' è dipinta 1' antica Immagine, tra i canti melodiosi di un popolo devoto e commosso, fu portato all'antica sede. Da quel giorno una nuova vita di amore e di pietà incominciò a svolgersi. Ne fu stabilita la festa per la domenica dopo il 16 agosto, e nulla fu trascurato per ornare splendidamente la nuova dimora di S. Maria della Sanità. Che dire poi dell'amorosa sollecitudine dei nostri fratelli residenti nelle due Americhe: tutti, tutti si son sempre ricordati di mandare il loro obolo e per la Chiesa della nostra amata Regina e per solennizzarne la festa.
Animati dalla stessa fede i popoli della valle selerina, Contursi. Palomonte, Valva, Colliano, Oliveto Citra, Laviano, Senerchia e Calabritto, e i paesi dell'Irpinia, tra i quali Calitri e Pescopagano, son sempre corsi in numerosi pellegrinaggi a venerare Colei che siede Regina sul Sele per confortare e sanare.
I numerosi doni d'oro, poi, che si conservano in apposite vetrine, predicano elegantemente un culto secolare e costante e l'universalità delle grazie prodigate da Maria. Più tardi, pei lavori dell'acquedotto Pugliese, la Chiesetta, edificata dopo l'epidemia del 1839, fu demolita e la miracolosa Madre della Sanità fu riportata nella Chiesa Parrocchiale dove rimase per più di due anni. Intanto il popolo di Caposele unanime fe' sentire il suo pio ed ardente desiderio: egli volle che la Società Concessionaria dell'aquedotto Pugliese, Ercole Antico & Co. riedificasse anche presso le sorgenti del Sele, un tempio a Colei che è stata, e sarà la Madre tenera ed amorosa dei figli del Sele.
E i voti della civile e religiosa cittadina furono pienamente soddisfatti.